O-GRAINBEER

O-GRAINBEERO-GRAINBEER (conosciuta come Opus Grain fino a Ottobre 2016) inizia la sua avventura nell’aprile del 2009, dai fondatori Domenico Spada e Roberto Ciavarella che decidono di aprire il loro birrificio dopo vari anni di cotte sperimentali fatte in casa sempre riuscite alla perfezione. Domenico e Roberto iniziano a sperimentare la birra fatta in casa dopo aver degustato ed essersi innamorati di alcune birre artigianali.
A differenza di altri homebrewer l’esperienza inizia subito con il metodo ALL-GRAIN a livello casalingo, il quale consente miglior controllo del processo poiché non impiega “estratti” bensì ingredienti di prima scelta: acqua, malto in grani, luppolo e lievito, utilizzando tecniche di produzione che miscelano alla perfezione tradizione ed esperienza, seguendo attentamente ogni singolo passaggio. Il risultato finale è una birra ricca di sapori ed aromi unici nel suo genere. E’ subito cominciata la produzione delle prime birre e l’affinamento di ricette già innumerevoli volte sperimentate, ma con un pensiero: trasformare una passione in lavoro vero e proprio. Infine nel marzo del 2009 la prima fatidica cotta, realizzata nel pieno rispetto delle più antiche tradizioni dei mastri birrai, usando solo acqua, malto, luppolo, lievito e….tanta tanta passione e professionalità. Come servire le nostre birre Per poter gustare al meglio le nostre birre è consigliabile servirle nel modo corretto, seguendo alcune piccole ma importanti regole di servizio: Temperatura di servizio la prima regola da seguire è quella di verificare che la birra sia alla temperatura corretta di servizio consigliata per ogni birra sul retro etichetta. Bicchiere consigliamo di gustare le nostre birre in un bicchiere adeguato, in mancanza di quest’ultimo potete adoperare quello universale da degustazione. Come versare la birra è importante versare la birra in modo da far sviluppare un giusto cappello di schiuma, il quale eviterà l’ossidazione del prodotto e conferirà alla birra la giusta rasatura. Inclinare il bicchiere a 45° ed iniziare a versare la birra. Arrivati a circa metà bicchiere, alzare la bottiglia e versare la birra fino ad ottenere un buon cappello di schiuma. Lasciare nella bottiglia l’ultimo centimetro di prodotto (più ricco di lievito),che potrà essere versato o meno, a seconda del gradimento personale. …alla salute! Come si impara ad abbinare la birra con il cibo? Generalmente i connubi migliori si ottengono quando il cibo e la birra che stiamo consumando riescono a valorizzarsi a vicenda senza fare a pugni, e spesso questo si realizza scegliendo una bottiglia che abbia i suoi elementi caratteristici in comune con il piatto. In altri ambiti si cerca a volte il contrasto, ma nel nostro caso di cerca di far sì che cibo e bevanda condividano i gusti base (dolce, amaro, acido e salato), i profumi o le speziature. Oltre ai “gusti e profumi” percepibili ci sono ancora un paio di elementi di cui tenere conto. La carbonazione infatti (la “gasatura” della birra) può essere di grande aiuto mentre mangiamo cibi molto grassi oppure oleosi. In questi casi “pulirebbe” il palato preparandolo per il prossimo boccone. Un altro concetto chiave quando si pensa all’abbinamento tra birra e cibo è quello di “intensità”. L’impatto di una birra infatti è data da diversi fattori come il corpo, il sapore, gli aromi, il grado alcolico… insomma c’è molta differenza tra una leggera blanche beverina e un importante barley wine (o una imperial stout) e quando decidiamo di mettere d’accordo un piatto e un bicchiere sarà meglio affiancare due “spiriti affini”, nel senso che in mancanza di equilibrio uno dei due molto probabilmente sovrasterebbe l’altro… e quindi addio connubio. Tenendo presente anche le altre sensazioni diverse dai sapori o i profumi possiamo bilanciare le caratteristiche del piatto con la birra. Infatti: – Amaro del Luppolo, Malti fortemente Tostati, Alcol e Carbonazione bilanciano: Dolcezza e Grasso – Dolcezza e “Maltosità” bilanciano: Piccante delle Spezie, Acidità. – Facendo due più due si scopre che una bella Luppolatura probabilmente enfatizzerà le speziature e il piccante – Ricordate anche che la carbonazione aiuta a “mandare giù” i cibi grassi o oleosi che tendono a “rivestire” la bocca (formaggi, carni molto grasse, creme, burro..) – Invece un amaro spiccato oltre che come aperitivo può servire per “tagliare” e “attraversare” sapori molto intensi (selvaggina, hamburger “sugosi”, bistecche al sangue…) Le birre artigianali O-GRAINBEER sono: Gustose: perché non filtrate, non pastorizzate, conservano quindi intatti i loro sapori. Fresche e genuine: perché non subiscono trattamenti chimici di nessun genere e non c’è nessuna aggiunta di conservanti. Selezionate: perché vengono scelti i migliori malti, luppoli e lieviti per le nostre produzioni, in alcune tipologie aggiunta di miele biologico, spezie selezionate. Opaline: perché contengono lieviti in sospensione a garanzia della loro produzione artigianale. Stuzzicanti e divertenti: perché le birre non sono mai identiche tra loro e la loro nascita è legata anche ad alcune vicende simpatiche. Dietetiche e salutari: perché una birra artigianale contiene meno calorie di una qualsiasi altra birra, ma comprende molte vitamine specialmente quelle del gruppo B. Secondo uno studio del Beyh Israel Medical Center di Boston, grazie agli antiossidanti presenti nei cereali che compongono la birra, bere un bicchiere di birra aiuta a restare giovani. Inoltre la birra rafforza le ossa perchè contiene silicio biodisponibile, e grazie alle fibre dei cereali favorisce la regolarità intestinale. E dopo aver elencato tutte le proprietà della birra, passiamo ad un curioso confronto delle calorie.
Calorie per 100 grammi:
BIRRA CHIARA: 34 cal
LIQUORI DA DESSERT: 313 cal
WHISKY: 238 cal
GRAPPA: 235 cal
APERITIVI A BASE DI VINI: 186 cal
VINO DA PASTO ROSSO: 75 cal
LATTE DI MUCCA INTERO: 61 cal
COCA COLA: 39 cal
ARANCIATA: 38 cal
Buone: perché …solo assaggiandole potrete apprezzarne al meglio le altre qualità, anche quelle nascoste! PROVARE PER CREDERE!!!

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