Il Perchè de Figli delle Puglie

L’idea de “Figli delle Puglie” nasce da un profondo bisogno di portare sulle tavole di tutti Voi italiani le squisitezze delle Puglie e inondare e inebriare i Vostri palati di tali leccornie. E questo viene effettuato cercando di incanalare le vendite delle aziende locali nel nostro sistema di vendita, cercando di eliminare per quanto possibile passaggi inutili nella filiera e mantenendo la freschezza e la genuinità del prodotto e prezzi contenuti al pari della qualità. Ci auguriamo che la Vostra esperienza di acquisto sia piacevole e piena di piacevoli e saporite sorprese.

Apulia_Italia

La Puglia (IPA: [ˈpuʎʎa]; Apulia in latino, Iapyghia, Ἰαπυγία in greco antico, Púgghie, Puje o Pujje in barese, foggiano e tarantino, Puia in salentino, Poulye in franco-provenzale) è una regione italiana a statuto ordinario dell’Italia Meridionale di 4.087.758 abitanti, con capoluogo Bari. Confina a nord-ovest con il Molise, a ovest con la Campania e la Basilicata ed è bagnata dal mare Adriatico a est e nord e dal mar Ionio a sud. Sino alla prima metà del XX secolo per descrivere la regione era utilizzato l’equivalente toponimo, declinato al plurale, Puglie, tuttora presente nella toponomastica della zona in Tavoliere delle Puglie e, sino al 1931 in Bari delle Puglie, nome ufficiale dell’attuale capoluogo amministrativo.
Comprende la città metropolitana di Bari (capoluogo) e le province di Foggia, Barletta-Andria-Trani, Taranto, Brindisi e Lecce.
In tutte le Puglie il clima è tipicamente mediterraneo: le zone costiere e pianeggianti hanno estati calde, ventilate e secche e inverni miti. Le precipitazioni, concentrate durante l’autunno inoltrato e l’inverno, sono scarse e per lo più di carattere piovoso in pianura, mentre sull’altopiano delle Murge sono frequenti le nevicate in caso di correnti fredde da est. In autunno inoltrato e in inverno sono frequenti le nebbie mattutine e notturne nella Capitanata e sulle Murge. Le escursioni termiche tra estate e inverno sono notevolissime nelle pianure interne: nel Tavoliere si può passare dagli oltre 40 °C estivi ai -2 °C / -3 °C delle mattine invernali.
Grazie al clima favorevole si ha una infinità  di verdure, dalla cima di rapa al cavolo verde, al cardo, ai peperoni, alle melanzane, ai carciofi, tutti i legumi, dai fagioli alle lenticchie alle cicerchie, alle fave di Carpino, alla Cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti e tutti i prodotti del mare, in particolare dell’Adriatico e del Golfo di Taranto; questi ultimi hanno una particolare caratteristica che li distingue, in conseguenza della particolare acqua che si rinviene nel Mar piccolo, e dalle polle di acqua dolce (chiamati citri) che si scaricano in mare, e che servono ad attutire il salmastro, ma non ad alterarne il profumo. Peraltro, anche se vi sono dei piatti comuni, le ricette variano da provincia a provincia, e talvolta, da città a città, così per esempio le ricette tipiche delle province di Bari, Brindisi e Taranto, adagiate sul mare, non sono uguali a quelle praticate nella provincia di Foggia, più collinosa, e di Lecce, più terragna.
Tante sono le ricette che presenta questa cucina, che ha poi una particolarità che la distingue dalle altre, di offrire piatti diversi in relazione alle diverse stagioni, così che durante le stagioni più miti, cioè in primavera e in estate, viene data preferenza alle verdure e al pesce, mentre nelle altre predominano i legumi, la pasta fatta in casa condita con vari sughi, da sola o combinata alle verdure o al pesce.
Il piatto più tipico è quello delle “Orecchiette al ragù di carne”, la cui ricetta è ormai diffusa in tutti i ricettari, ma non sono meno conosciute le “Orecchiette con le cime di rapa”, la “cicoria con la purea di fave”, e quelle che ricollegano il territorio al Mediterraneo, come i “Cavatelli con le cozze”, il “Risotto ai frutti di mare”, il “Polpo alla griglia” o il riso al forno alla barese chiamato pure riso, patate e cozze. Tra i piatti tipici del Salento vi sono i “municeddhi”, gli involtini con interiora di agnello (variamente denominati e presenti anche nel foggiano col nome di “torcinelli”), i “ciceri e tria” e i “pezzetti di cavallo” al sugo.

Diversi sono i prodotti DOP pugliesi, trai quali sono  inclusi:

  • Gli agrumi arancia del Gargano, limone femminiello del Gargano e clementine del Golfo di Taranto
  • La Bella della Daunia (detta anche Bella di Cerignola)
  • L’olio d’oliva nelle denominazioni Dauno, Terra di Bari, Collina di Brindisi, Terre Tarentine e Terra d’Otranto
  • Il pane di Altamura
  • Il caciocavallo silano e il canestrato pugliese

Numerosi sono anche i vini pugliesi DOC, DOCG e IGT.